Una diagnosi di malattia onco-ematologica può presentarsi in qualunque fase del ciclo di vita di una persona e irrompe nel progetto esistenziale cambiandone, almeno temporaneamente, la traiettoria. Affrontare un tumore del sangue costituisce, a qualunque età, un evento traumatico, soprattutto per l’impatto a 360° gradi sulle aree personali, sociali e professionali di un individuo.
L’accettazione della diagnosi, di una vita diversa e difficile, costituisce un travaglio psicologico che non si risolve in tempi rapidi, ma evolve in un processo caratterizzato da un susseguirsi di fasi non sempre facili da gestire, sia per il paziente che per chi se ne prende cura.
Il sostegno psicologico diventa dunque fondamentale per affrontare nella maniera giusta la malattia e anche in questo AIL vuole essere al fianco del paziente. Sono 42 le sezioni che hanno attivato il servizio di supporto psicologico, per offrire ascolto e consulti specializzati e consentire una migliore gestione del percorso attraverso la malattia
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